Una mamma australiana, Sonia Singh, ha avuto un'idea che reputo fantastica! Reperisce in mercatini o in negozi dell'usato, vecchie bambole (del tipo "Bratz") e dona loro un nuovo look struccandole e rivestendole con abitini semplici, quotidiani. Le bambole che si vendono oggi sono assolutamente diverse da quelle con cui ero abituata a giocare anche io negli anni '90, sono bambole truccatissime, vestite in modo appariscente ed eccessivo.
Il messaggio che trasmettono questo tipo di giochi è tutto incentrato sull'apparenza, sulla tendenza moderna che vede protagonista ogni tipo di eccesso con l'illusione che più si abbia e più si sia belle e felici. Donare un aspetto più semplice e naturale a queste bambole riporta le bambine ad una realtà "Da bambina"; insegna loro che l'essere è più importante dell'apparire.
In una fase così delicata della propria vita, trovarsi a giocare con modelli sbagliati non è per nulla positivo per una bambina che tende a identificarsi in tali icone. Si tende a dare troppo peso alla vanità, facendo perdere la vera essenza del gioco, la bellezza che caratterizza ogni età, saltando tappe e bruciando i tempi necessari alla costruzione di una propria personalità! È giustissimo giocare con i trucchi della mamma, ma è anche giusto avere a disposizione delle bambole in cui rispecchiarsi per come si è e non per come la società, la moda o quant'altro ti chiedono di essere, soprattutto quando si è giovanissime.
Per questo ammiro l'iniziativa di questa mamma artista della Tasmania, con quello che fa ha dato un grande insegnamento alle sue figlie e a tutto il mondo.
Vi lascio con il video che racconta questa storia :)
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